ITALIANI A NORFOLK

CHECK-LIST

< Se l'avessi saputo prima ...! Se me l'avessero detto ...! >

Qualche personalissima lezione appresa, tra il 2008 e il 2011, senza pretesa di verita' assolute e a memoria di un triennio davvero fantastico

 

A.Arrighi - Luglio 2011

scrivimi postmaster@arrix.it

Ritengo che chi abbia avuto la ventura di essere assegnato al NATO Supreme Allied Command Transformation sia una persona fortunata e che, qualsiasi cosa possa essergli accaduta prima, dopo un triennio in Virginia potra' onestamente riconoscere di essere tronato in debito nei confronti dell'Istituzione di cui fa parte. I benefici sono tali e tanti che qualsiasi problema che si potra' riscontrare, lavoro incluso, non potra' che essere un danno collaterale.

PRIMA DI PARTIRE

A parte aspetti squisitamente personali, alla notizia di essere stato designato per andare negli USA ritengo che le informazioni da acquisire siano molte. Ecco cosa farei (o rifarei) se potessi tornare a 3 anni fa:

Affitto, ammobiliata, la mia casa di proprieta'. Non ha senso pensare di andare negli usa con tutti i mobili che si hanno in Italia. Le case in America sono equipaggiate di cucina (elettrodomestici inclusi) , cabine armadio (closet), quasi sempre di lavanderia. La corrente e' a 110V 50 Hz e i soffitti mediamente molto piu' bassi che da noi. I muri e le case al 90% dei casi sono in legno. Quindi, se proprio lo si desidera, si possono portare letti e divani, il tavolo della sala da pranzo e le sedie, una scrivania, un tavolino, ma certamente nessun armadio e nessuna cucina.

Almeno 20 gg prima di partire mi faccio un numero di telefono VOIP, magari col number portability e disdico il contratto con telecom. Vendo tutte le automobili e le moto e pongo le assicurazioni in stand-by (fino a 5 anni posso mantenere la classe di merito). Non porto l'auto negli USA, neppure se e' nuova e il concessionario dove l'ho comprata un mese prima mi offre un inezia. Vendo comunque e a prescindere.

Alzo il plafond della carta di credito ad almeno 5mila Euro e, se ancora ce 'ho, saluto la banca tradizionale, chiudo il conto e migro su una banca on-line. Comincio a entrare nell'ottica che INTERNET sara' il pane quotidiano mio e della mia famiglia molto di piu' di quanto non lo sia stato in Italia.

Mentre disbrigo le pratiche canoniche (passaporti, visti, etc) sto attento, molto attento, a chi mi comincera' ad offrire i suoi servizi come traslocatore. Sembrera' strano ma solo 2 o 3 di costoro sono quelli che muovono il 95% di chi va e veien dall'estero. I convenzionati sono tanti, ma chi opera no. E le differenze fra l'uno o l'altro ci sono eccome, quindi e' bene informarsi a dovere. Io consiglio EUROMOVING per il container e un qualsiasi spedizioniere (FEDEX, DHL, etc per gli effetti personali che vorro' recapitati 2 o 3 giorni dopo il mio arrivo .... magari insiema qualche item proibito tipo prosciutto, salame, caffe', bottiglia di vino, sale grosso, olio extravergine.

Quando approccio UAS per farmi fare dare l'anticipo e i biglietti d'aereo non cedo al suggerimento forzato di farmi fare il biglietto dalla solita agenzia convenzionata. Pretendo il preventivo e poi, solo poi (magari dopo una buona navigata sul web) decido se acquistare i biglietti "dall'agenzia". Sicuramente mi faccio la tessera da frequent flyer di una compagnia aerea americana (in linea dimassima una vale l'altra, io consiglio CONTINENTAL), lascio da parte Alitalia di sicuro e comincio ad accumulare miglia che poi mi serviranno in futuro.

Mentre mi accerto che il mio Comando mi faccia partire con una busta contenente il NOS, comincio a dare un occhiata e a farmi un idea sul web delle case in Virginia. Se me la sento prendo anche contatti con un affidabilissimo agente locale

 

 

 

 

 

 

 

 

E QUANDO SI TORNA ?

 

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SI PARTE

Se non ho gia' contattato qualcuno che conosco che ci e' gia' stato o che sta ad ACT, non mi devo preoccupare piu' di tanto. L'Ufficio NLR di Norfolk, che avro' certamente contattato via email, mi avra' assegnato uno SPONSOR preso tra gli Itlaliani che stanno gia' li. Chiaro che non tutti fanno da SPONSOR con entusiasmo e chiaro anche che non tutti gli italiani di Norfolk la vedono allo stesso modo. A volte il pacchetto che viene pre-confezionato potrebbe non essere cio' che fa per me e per la mia famiglia. Costui quanto meno mi verra' a prendere all'aeroporto, mi accompagnera' in albergo e a fare gli indispensabili tesserini militari e probabilmente mi portera' subito anche ad aprire il conto in banca e da un noto DEALER che mi fornira' una auto a costo zero e senza impegno. Se e' particolarmente solerte si presentera' in aeroporto anche con un telefonino da 30 $ che mi servira' da subito per potre essere rintracciato.

L'errore pacchiano e' quello di prendere impegni su casa , mobili e auto prima di partire, magari lo si fa per tranquillizzare la moglie, iper preoccupata e in preda a sindrome da deportazione, ma davvero e' una fesseria. Gli USA sono il Paese delle opportunita' e venire "preconfezionati" e' roba da chiodi. Nelle perime 2 o 3 settimane nessuno mi dira' qualcosa se mi dedico ad insediarmi per bene, a pensare a casa, auto, scuole, banca, telefoni, televisone, mobili che mi mancano, etc, etc.

Una delle migliori fonti di informazione e' la guida per newcomers di ACT. E' in inglese, ma le informazioni sono accurate, precise e si trovano utilissimi consigli che poi possono essere suffragati dal legal office di ACT.

Ma vediamo in breve che farei (rifarei) dai primi momenti che seguono il mio arrivo:

- ALBERGO. Mi proporranno il NAVY LODGE che non e' male ma non e' l'unica risorsa locale, anzi. Se l'incarico a cui sono destinato prevede frequenti viaggi (cosa assai frrequente) e' bene che mi faccia soto di una catena alberghirea ben diffusa in USA e in Europa, io consiglio quella che fa capo agli HOLIDAY INN che ad ogni notte dormita mi da punti che poi alla fine si traducono in notti gratis quando andro' in vacanza a girare gli USA o anche altrove (Messico, Europa).

- AUTO. Dopo essere passato dal NEX o da Walmart a comprami un navigatorino con carte USA ad un prezzo ragionevole (non + di 100$) mi faccio accompagnare dal noto DEALER che, a suo rischio d'impresa, mi da subito un auto che poi non sono tenuto a comprare. Con quell'auto giro una settimana circa per vedere se mi piace, ma anche se trovo qualcosa di meglio, di molto meglio a prezzi piu' bassi. I migliori affari si fanno ad ACT dove pullulano le auto di chi sta per partire, oppure val la pena anche di dare un occhiata da concorrenti del dealer di cui sopra. Spesa? Come detto i primi tempi son duri per le tante spese e poi non c'e' di peggio che spendere subito 12-15mila $ per un auto che magari dopo qualche mese ci si pente d'aver acquistato, magari solo per il fatto che se comprera' un altra da portare in Italia. Sintesi. Spendo 3-4mila $ a auto che poi posso riservarmi di rivendere quasi alla stessa cifra quando avro' capito meglio i meccanismi della vita americana.

- TELEFONO. Il telefono negli USA costa in chiamata tanto quanto in ricezione. Non posso fare come in Italia che paga chi chiama, devo stare attento. Forse, insieme allo SCI, e' una delle poche cose che puo' costare piu' che in Italia. I telefonini poi non sono "liberi" come da noi, ma vincolati al provider (AT&T, T-Mobile, etc). Se non sono un telefonino-dipendente anche qui e' bene non farsi abbindolare dalle tante offerte che sembrano stratosferiche. Mi compro un telefonino a 12 $ al NEX (per esempio Jax di Virginmobile), lo ricarico con una ventina di dollari, ho un numero che poi sara' sempre quello (qui il number portability e' immediato) anche se cambio fornitore e ... comincio a capire ... poi, solo poi... mi lancero' verso lo smartphone che mi gusta tanto! Per chiamare l'Italia, oltre al menzionato VOIP che funziona dal mio portatile in albergo posso usare il telefonino di cui sopra dopo essermi registrato su Easyphonia, un modo economico per chiamare (e farsi chiamare) l'Italia dal/sul cellulare.

- BANCA. Mi proporranno Bank of America (BoA) perche' c'e' la signora che parla italiano nell'agenzia di Little Creek. Ben inteso va bene, ma forse (senza forse) c'e' di meglio. Io, dopo essere stato cliente di BoA, sono migrato a NAVY FEDERAL CREDIT UNION, per me decisamente meglio. Comunque vada la prima cosa che chiedo e' una carta di credito, che non e' una carta di debito (da noi chiamata bancomat). All'inizio mi daranno un plafond basso, ma poi ... con quella carta ... ci comprero' anche le caramelle, sempre che mi interessi guadagnare 1% di tutto cio' che spendo. In ogni caso la banca merita approfondimento a parte ed e' bene che sia attagliata alle proprie esigenze.

Bene, ora ho tutto l'indispensabile per cominciare a muovermi senza prendere decisioni affrettate e soprattutto senza essermi dissanguato per le tante spese richieste nei primi giorni. Posso finalmente affrontare l'house hunting e cercare, con calma quel che fa per me, sicuramente lo trovero'!